M. Volpi (a cura di), I rapporti tra Stato e Regioni nella pandemia e le prospettive dello Stato regionale, ed. Il Mulino, Collana “Percorsi”, 2024, pp. 304

(in libreria dal 22/03/2024)

Lo Stato regionale italiano ha attraversato diverse fasi senza approdare a un assetto stabile. La pandemia ha messo in luce la carenza di efficaci meccanismi di leale collaborazione e ha prodotto contrasti tra il Governo e alcune Regioni sui quali è intervenuta anche la giurisprudenza costituzionale.

L’analisi del rapporto tra legislazione statale e legislazione regionale sottolinea l’intervento del giudice delle leggi con forti margini di libertà di apprezzamento derivante dall’incertezza del modello regionale. Continua a fare difetto una visione di insieme dello Stato regionale che faccia tesoro dell’analisi comparativa e di un’esperienza come quella tedesca di federalismo cooperativo e fondata su un assetto flessibile del riparto delle competenze.

La riforma del Titolo V ha introdotto novità importanti, ma anche elementi di incertezza che hanno giustificato l’attività di «supplenza» della Corte costituzionale. Oggi la prospettiva dell’autonomia differenziata suscita preoccupazioni per un approccio di tipo divisivo e fondato su intese quasi privatistiche tra Regioni e Governo difficilmente reversibili.

Diversi sono i punti di vista sul futuro: da un lato si sostiene la necessità di una «riforma della riforma» (su autonomia differenziata, riparto delle competenze, clausola di supremazia), dall’altro si mette l’accento sulla attuazione di un sistema organico di redistribuzione delle risorse e di una rappresentanza delle Regioni a livello centrale. In questo quadro assume particolare rilevanza la tutela della salute che richiede politiche e strutture centrali volte a ridurre le distanze tra i servizi sanitari regionali.

Mauro Volpi, è nato a Perugia nel 1948.

Si è laureato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia con votazione di 110/110 e lode, discutendo una tesi su “Le sentenze interpretative della Corte Costituzionale”, con relatore il prof. Giuliano Amato.

Già professore ordinario di Diritto pubblico comparato e Diritto costituzionale, è stato, dal novembre 2001 fino al luglio 2006, preside della Facoltà di Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Perugia.

Dal 2006 al 2010 ha fatto parte come membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura.

Indice del volume

I. Quale regionalismo: bilancio e prospettive, di Mauro Volpi

II. Interessi unitari e collaborazione Stato-Regioni (prima e durante la pandemia), di Silvio Gambino

III. La legge statale e regionale nel 75esimo della Costituzione, di Andrea Morrone

IV. La tutela della salute e l’eguaglianza del trattamento sanitario tra Stato e Regioni, di Renato Balduzzi

V. Stato e Regioni: quale collaborazione? Lezioni dalla pandemia, di Tania Groppi

VI. Il modello del Bundesstaat tedesco e gli sviluppi dello Stato regionale in Italia, di Paolo Ridola

VII. L’autonomia differenziata dai preaccordi del 28 febbraio 2018 alla macroregione, di Massimo Villone

VIII. Autonomia differenziata e Regione Umbria, di Carlo Calvieri

prof. Mauro Volpi
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