La separazione dei poteri, a cura di S. Cassese, in Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, ed. Giuffré, 2023, pagg. 486

Secondo il prof. Sabino Cassese la prima disfunzione del nostro sistema politico-costituzionale è quella che riguarda la mancata separazione dei poteri.

L’articolo 16 della Dichiarazione francese dei Diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 proclamava: “Ogni comunità in cui non è prevista la separazione dei poteri, non ha una Costituzione”.

Ora, in Italia, c’è commistione, non separazione dei poteri.

Della funzione legislativa s’è in larga misura appropriato il governo. La funzione amministrativa o esecutiva è divenuta parzialmente di spettanza del Parlamento. La funzione giudiziaria è esercitata in forma espansiva, debordando dal compito proprio della giurisdizione.

Sabino Cassese, nato ad Atripalda (AV) nel 1935, è professore al “Master in International Public Affaires” della School of Government della Università LUISS di Roma, giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Ha insegnato nelle Università di Urbino, Napoli, Roma, New York, Parigi e Nantes.

È stato Ministro per la Funzione Pubblica nel 50° Governo della Repubblica, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi.

Ha scritto più di mille tra articoli e libri, in Italia e all’estero, nonché manuali di diritto amministrativo, di diritto pubblico e di diritto pubblico dell’economia.

Tra le pubblicazioni che ha curato di recente: “Il Buon governo. L’età dei doveri”, Milano, Mondadori, 2020; “Una volta il futuro era migliore. Lezioni per invertire la rotta”, Milano, Solferino, 2021; “La nuova Costituzione economica” (a cura di), Roma-Bari, Laterza, 2021; “Il governo dei giudici”, Roma-Bari, Laterza, 2022; “I presidenti e la presidenza del Consiglio dei ministri nell’Italia repubblicana. Storia, politica, istituzioni”, con A. Pajno, A. Melloni, Roma-Bari, Laterza, 2022; “Amministrare la Nazione”, Milano, Mondadori, 2023.

Ha svolto per trenta anni attività pubblicistica, scrivendo come editorialista su “Paese Sera” (1976-1982), “L’Espresso” (1976-1978), “Il Messaggero” (1978-1986), “La Stampa” (1986-1990), “La Repubblica” (1990-1999), “Il Sole 24 Ore” (1997-2003), “Il Corriere della Sera” (2003-2023), “Il Foglio” (2017-2023).

Dal 1988 è Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e dal 1994 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”.

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